domenica 16 dicembre 2007

Heart Tango e Monica Bellucci: la campagna web di Intimissimi, ovvero come fare trenta e non trentuno

Anch'io, come tutti, sono rimasto vittima della folgorante bellezza di Monica Bellucci e del suo video Heart Tango, con regia prestigiosa di Gabriele Salvatores.

Come la maggior parte di chi ha avuto notizia del video della Bellucci sa, questo corto promuove la linea intimo del marchio Intimissimi. Una grande campagna, con una comunicazione integrata, che parte dall'offline, in primis la televisione con lo spot, per rimandare al sito e alla visione del filmato sul web.

Dove? Ovviamente sul sito www.intimissimi.it.

Fin qui tutto bene, anzi meglio, visto che la strategia di comunicazione integrata, oltre a generare grande awareness per il marchio, ha come sbocco e ambiente naturale di destinazione il sito web. Un ambiente dove il marchio vuole e deve comunicare al target, associando la sua linea ai valori che trasmette il filmato.

Tutto bene, abbiamo detto, anzi no...

Come dico nel titolo, si è fatto trenta, perchè non fare trentuno?

Mi spiego. La campagna sicuramente avrà avuto un costo molto alto, tenendo conto soltanto degli ingaggi di Monica Bellucci e di Gabriele Salvatores. Per non parlare del costo di promozione in tv.

E allora perchè, visto che la campagna ha come destinazione il web, si tralascia un'adeguata azione di marketing su internet a supporto dell'iniziativa per massimizzare gli effetti della campagna?

Faccio un esempio: io vedo lo spot in tv, sono incuriosito e voglio rivedere il filmato sul web, che faccio? Se non mi viene subito in mente di cercare su Google il sito di Intimissimi (potrei non associare il filmato alla linea, così come è capitato a me ndr!), e cerco ad esempio "Heart Tango" o "video tango Monica Bellucci" (le prime parole chiave che potrebber venirmi in mente...), esce una serie di risultati organici di articoli e post che parlano di questo nuovo video.
Ovviamente tutti questi risultati puntano ai siti in cui si parla del filmato, non certo al sito del brand.

E allora, perchè non impostare una campagna pay per click su Google per far in modo che sulle keywords che un utente medio presumibilmente userà per cercare il filmato e informazioni correlate sul web, uscirà come primo risultato il sito "intimissimi.it"?
Quindi, primo doveroso appunto:
ottima strategia, grande visibilità, ma sul web ogni ricerca sui motori DEVE puntare, in prima istanza, al sito del brand. Non come in questo caso in cui ci sono tanti siti, articoli e blog che parlano dell'argomento (e questo va benissimo), ma il sito www.intimissimi.com DEVE essere il primo risultato di ogni ricerca correlata all'argomento.

Seconda obiezione alla strategia web.
Andiamo sul sito: c'è il filmato, bellissimo. C'è il catalogo e, giustamente, tante foto.
Ma perchè non prevedere una strategia di azione sul sito?
Perchè non dare la possibilità al target web di comprare il prodotto on line?
Sappiamo tutti che quando andiamo in uno store di intimo, compriamo sulla base delle misure standard, che per l'intimo sono molto ben definite. Ma ovviamente è un tipo di prodotto che in negozio non possiamo provare, a differenza di altri prodotti di abbigliamento.

Quindi, perchè non prevedere uno store online per i prodotti? Mettere in piedi una strategia del genere, portare tanta gente sul sito (anche se meno di quanto si poteva, se si fossero sfruttate al meglio le possibilità offerte dal marketing web), avere grande awareness, comunicare al proprio target in maniera così impattante, tutto questo non potrebbe essere sfruttato per generare anche diretta azione di vendita sul sito?

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